Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".
E il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.
Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.
Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.
E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.
Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.
(P.Neruda)
venerdì, maggio 12, 2006
domenica, maggio 07, 2006
Credevo volessi portarmi nella tua vita
Spente le luci del giorno e della sera,
note tristi nell'aria,
nel buio dell'anima,
sola mi adagio su un letto di pensieri.
Non hai altro da darmi che quest'amore rateato,
pieno nell'attimo, vuoto di sogni
e tutto rappreso nel tempo negato,
nell'ora tarda,
quando ti riversi fuori da te,
dalle tue cose soltanto tue,
dalla tua rocca lontana.
Mi stai seppellendo in un deserto di sensi,
insieme col ricordo dei tuoi fiati,
sola nel vento di una passione avara,
che m'agita,
in questa tomba d'attese.
Non sai darti.
Distilli amore per alimentare sete
mentre io affogo nel mio fiume di noia.
Poi
all'improvviso
ci sei
e il tuo sorriso m'abbaglia
e cieca ti cerco ingenua
tese le braccia
sento ancora il tuo odore
mi aggrappo allo spazio occupato dalle tue parole
ma sei già via.
Sei già via.
Oggi non ti cercherò,
non è giorno di questue.
note tristi nell'aria,
nel buio dell'anima,
sola mi adagio su un letto di pensieri.
Non hai altro da darmi che quest'amore rateato,
pieno nell'attimo, vuoto di sogni
e tutto rappreso nel tempo negato,
nell'ora tarda,
quando ti riversi fuori da te,
dalle tue cose soltanto tue,
dalla tua rocca lontana.
Mi stai seppellendo in un deserto di sensi,
insieme col ricordo dei tuoi fiati,
sola nel vento di una passione avara,
che m'agita,
in questa tomba d'attese.
Non sai darti.
Distilli amore per alimentare sete
mentre io affogo nel mio fiume di noia.
Poi
all'improvviso
ci sei
e il tuo sorriso m'abbaglia
e cieca ti cerco ingenua
tese le braccia
sento ancora il tuo odore
mi aggrappo allo spazio occupato dalle tue parole
ma sei già via.
Sei già via.
Oggi non ti cercherò,
non è giorno di questue.
Iscriviti a:
Post (Atom)